Le api, insetti responsabili del mantenimento della biodiversità e produttrici di alimenti importanti per noi uomini, sono a rischio di estinzione a causa di alcuni pesticidi della classe dei neonicotinoidi. Risulta quindi fondamentale comprendere la loro importanza.
Monitorando il lavoro di alcuni apicoltori si è potuto dimostrare come, favorendo il lavoro di questi insetti si possano incrementare le rese delle coltivazioni dal 30 al 60% e migliorare le condizioni di salute di coloro che consumano i prodotti di queste colture.
Infatti, l’impollinazione naturale rispetto a quella dettata dalle esigenze e dai ritmi dell’uomo garantirebbe una migliore qualità della frutta considerando l’aspetto, la composizione in zuccheri e acidi, la shelf life e il contenuto di nutrienti. Le mandorle ottenute da impollinazione ad esempio sono più ricche di acidi grassi insaturi e vitamina E. Gli effetti di resa e qualità della frutta sono vincolati infatti da ormoni regolatori della crescita la cui produzione è mediata dall’impollinazione.
Per fortuna c’è già chi si muove in direzione di un’agricoltura sostenibile. Il Barilla Center for Food and Nutrition ci informa dell’esistenza di un piano d’azione stilato da diverse organizzazioni governative e non, tra cui l’International Pollinators Initiative, la FAO, e altri partner che promuoveranno azioni coordinate a livello globale per la salvaguardia delle api.
Ad oggi in Europa sono vietati 3 dei 5 pesticidi usati dagli agricoltori e tossici per questo insetto, ma tra i paesi dell’Unione, la Francia fa da pioniera del cambiamento mettendoli tutti e 5 al bando. In Italia, il comune di Fidenza ha deciso di dedicare una zona verde alla nascita di un bosco per l’impollinazione inaugurato con il lancio delle seed bombs: palline di terra contenenti semi di luinella, trifoglio violetto e silla.
Le api svolgono con instancabile dedizione il loro lavoro da milioni di anni, garantendo il mantenimento della biodiversità su questo pianeta. Sembrerebbe quindi un’ottima idea quella di lasciarglielo fare ancora per molto.
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